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«San Francesco d'Assisi» a Bari
Fondato, secondo un’antica e fondata tradizione, nel 1221 da S. Francesco (nel suo secondo viaggio in Puglia 1220-21, di ritorno dall’Oriente) accanto alla chiesa di S. Caterina, fu uno dei più insigni conventi della Provincia e centro del francescanesimo conventuale in Puglia. Non essendo sufficiente il primitivo convento per il crescente numero dei Frati e per il continuo incrementarsi dell'apostolato, al tempo degli Angioini con le offerte raccolte tra i fedeli, i Frati fabbricarono una bellissima Chiesa e un grande convento che s'affacciava sul mare. Sede di noviziato (1657 e 1729), di studio e ginnasio di III classe (1628), dimora del Ministro Provinciale di S. Nicola, fu spesso sede di Capitoli provinciali (8 nel sec. XVII).
Illustrarono questo convento: Giovanni Saraceno da B., Min. Prov. e Arciv. Di Bari (+1280), Teobaldo Saraceno vescovo di Canne (1266), Vincenzo M. Rossi, Min. Prov., Proc: Gen. e Vescovo di Penne (+1698), Francesco Sav. Triggiani, Min. Prov. e Vescovo di Oria (+1829); gli scrittori e oratori Franc. Ant. Colella, Michelangelo Petrobelli, Domenico Antonio Calefati; i Min. Prov. Marino da B. (1390), Nicola da B. (1488), Giov. Dom. Mattia (1617), Vincenzo M. Simi (1727), Domenico Moles (1755), Fr. Saverio Carrassi (1797).
Con la soppressione napoleonica (1809), la Chiesa fu affidata prima alla Congrega dello Spirito Santo e poi spogliata e profanata; la Chiesa diventò magazzino militare e il convento, prima caserma e poi abitazione di profughi. Oggi è sede dell’Accademia delle Belle Arti.
Dopo il Concordato del 1929 tra l'Italia e la S. Sede furono fatti vari tentativi per il ritorno dei Conventuali a Bari, e vi si riuscì nel 1951 (un anno dopo la ricostituzione della Provincia Pugliese) per l'interessamento dell'Arcivescovo di Bari, Mons. Marcello Mimmi, il quale il 22 settembre, alla presenza del Prefetto, del Sindaco, delle autorità cittadine e dei nostri Religiosi benedisse la Prima Pietra della Cappella e del convento da costruirsi su di un terreno della Provincia napoletana (in seguito venduto alla Provincia Pugliese). La S. Congregazione dei Religiosi, con rescritto n. 9364 in data 12 ottobre 1951, concedeva al Padre Generale dell'Ordine la facoltà di aprire una Casa religiosa a Bari nel rione Japigia.
Il 14-08-1952 la Cappella fu aperta al Culto con la benedizione impartita dal Segretario Generale dell'Ordine,P.M. Lorenzo Di Fonzo e la prima Comunità prese possesso del convento. Il giorno dopo, Mons. Marcello Mimmi conferiva il possesso canonico al primo Parroco P. Ilario Di Giovine, che già da un anno aveva iniziato il suo apostolato nel rione.
Dal 1955 al 1973 il convento di Bari divenne sede della Curia Provinciale, trasferita da Copertino per volere del nuovo Commissario Generale.
Eletto Ministro Provinciale il P. Girolamo D'Alonzo, diede inizio alla costruzione d'una grande Chiesa a Bari e il 4 ottobre 1961 si poté procedere alla benedizione e alla posa della Prima Pietra del Tempio in onore di San Francesco, Patrono d'Italia.
Con grande solennità, il 27-10-1968, la nuova chiesa e l’altare vennero consacrati da Mons. Enrico Nicodemo, Arcivescovo di Bari, alla presenza dei Vescovi Mons. Mincuzzi (Vicario Generale, che consacrò l’altare del Santissimo) e Mons. Francesco Mazzieri. (missionario in Zambia e vescovo di Ndola che il 25-10-68 fece la lustrazione della chiesa). Essendo questa la prima chiesa del Rione Japigia, i confini parrocchiali si estendevano fin verso Torre a Mare. Negli anni che seguirono, furono poi istituite altre parrocchie che, se ridimensionarono i confini parrocchiali, non ne ridussero il fascino di madre matura generatrice di numerosi figli alla fede. Essa continua ad essere punto di riferimento, per la presenza dello spirito francescano e per l’amministrazione del sacramento della riconciliazione che da sempre ha visto anche in questo l’impegno dei frati.
Alla fine degli anni ’70, demoliti i vecchi locali, nella stessa area vennero ricostruiti il Convento e la Casa Parrocchiale, più rispon-denti alle necessità pastorali. Anche la chie-sa parrocchiale ha subito interventi di consolida-mento e di restauro ed altri sono in cantiere e in progetto.